Verbale sottoscritto in sede sindacale: non sempre è titolo esecutivo| Studio Legale Menichetti

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Deve dirimere una controversia ed essere connotato da un contenuto transattivo

Con provvedimento del 28.10.2019, il Tribunale di Verona ha accolto l’opposizione all’esecuzione proposta dalla società datrice di lavoro, con sospensione della procedura esecutiva intrapresa dal dipendente sulla base di un verbale di conciliazione sottoscritto in sede sindacale.

In particolare, il lavoratore agiva per vedersi riconoscere delle differenze retributive derivanti dal superiore inquadramento riconosciuto in detto accordo.

In accoglimento delle tesi difensive della società, il Giudice riteneva che nonostante l’apposizione delle formula esecutiva di rito, il verbale ex art 411 c.p.c. non costituisse idoneo titolo esecutivo in quanto privo al suo interno, sia di una res litigiosa, effettiva o quantomeno potenziale, da dirimere, che di reciproche concessioni tra le parti.

Infatti, il contenuto del verbale azionato altro non era che una novazione del contratto di lavoro sottoscritta in sede protetta, con riconoscimento al dipendente di un inquadramento professionale superiore e correlato trattamento retributivo; ciò senza alcuna menzione del contenuto caratterizzante un accordo ex art. 411 c.p.c.. (CP)

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