L’uso continuativo e prolungato del cellulare può portare alla insorgenza di una malattia professionale| Studio Legale Menichetti

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Si è recentemente espressa in questo senso la Corte d’appello di Torino

La Corte d’appello di Torino, con sentenza n. 904 del 13 gennaio 2020, ha confermato la precedente decisione del Tribunale di Ivrea, ritenendo sussistente un nesso eziologico tra l’uso prolungato, per motivi lavorativi, di telefoni cellulari e il neurinoma dell'acustico destro. L’INAIL dovrà pertanto corrispondere al lavoratore interessato una rendita per malattia professionale.

La decisione ha un precedente nella sentenza della Corte di Cassazione, sezione Lavoro, del 12 ottobre 2012 n. 17438, che in un caso analogo aveva riconosciuto la sussistenza della malattia professionale a seguito dell’uso continuativo, durato circa 12 anni, del cellulare. (LC)

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