Licenziamento, comporto, congedo straordinario per assistenza a familiare.
La Suprema Corte con sentenza n. 5425 del 2019 si è recentemente espressa a favore della legittimità del licenziamento irrogato, a seguito della procedura di riduzione del personale, al lavoratore in congedo straordinario per assistenza a congiunto portatore di handicap grave.
Secondo la Cassazione, infatti, l’art. 4 della legge n. 53 del 2000, nel prevedere la conservazione del posto di lavoro per il dipendente che si trovi nella suddetta situazione, vieta il recesso datoriale correlato alla fruizione del congedo in questione ma non il licenziamento che sia invece conseguenza della situazione economica ed organizzativa dell’azienda.
Con altra decisione (n. 5749 del 2019), la Corte di Cassazione ha ribadito che le assenze del dipendente per infortunio e malattia professionale possono essere escluse dalla computabilità ai fini del decorrere del periodo comporto solo quando sussista una responsabilità ex art. 2087 del codice civile, norma che, come è noto, impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure atte a tutelare la salute del dipendente e quindi ad impedire l’insorgere di malattie professionali ed il verificarsi di infortuni sul lavoro. (LC)
