Privacy
P. IVA 03733110237/ Cod. SDI W7YVJK9

Magazine

10 Aprile 2025

Il contratto di espansione si estende alle imprese con almeno 100 dipendenti

Il decreto “Sostegni” bis apporta importanti novità al contratto di espansione, ampliando, per il 2021, la platea delle aziende beneficiarie a quelle che occupano almeno 100 dipendenti.
Il contratto in questione è un ammortizzatore sociale – introdotto dall’art. 26 quater del decreto “Crescita” (D.L. 34/2019, convertito con modificazioni in L. 58/2019), che l’ha inserito all’art. 41 del D. Lgs 148/2015, al contempo eliminando il contratto di solidarietà espansivo (istituto poco utilizzato sin dalle sue origini, con L. 863/1984) – che consente a talune imprese di gestire, tramite anche l’intervento straordinario d’integrazione salariale (CIGS), complessi processi di ristrutturazione e riorganizzazione (anche in alternativa a licenziamenti collettivi, quando verrà meno il blocco dei licenziamenti per ragioni oggettive), che prevedano una strutturale modifica dei processi aziendali indirizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico dell’attività, con conseguente esigenza di modificare le competenze professionali in organico, mediante un loro più razionale impiego e, in ogni caso, l’acquisizione di nuove professionalità, e con la possibilità d’esodo anticipato per i lavoratori che si trovano a non più di 5 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici.
Con l’abbassamento della soglia occupazionale minima per accedere al contratto di espansione le PMI, per fronteggiare la delicata fase post emergenza da Covid-19, potranno, quindi, accompagnare i lavoratori (ovviamente, interessati al programma di esodo) alla pensione, accedendo alla misura del prepensionamento quinquennale, nonché attivare programmi di riqualificazione professionale, ricorrendo alla CIGS. (EP-AZ)